Il più anziano oncologo giapponese: i vaccini anti-COVID sono "essenzialmente un omicidio"

dottor Masanori Fukushima

Di Emily Mangiaracina

Il più importante oncologo medico giapponese ha recentemente criticato le iniezioni di mRNA contro il COVID-19 definendole “opera del male” che ha causato “essenzialmente omicidi”.

In un'intervista pubblicata il 19 aprile, il dottor Masanori Fukushima, che ha guidato la prima clinica ambulatoriale per pazienti oncologici presso l'Università di Kyoto e ha lanciato il primo corso di farmacoepidemiologia lì, ha elencato una serie di problemi con i vaccini mRNA per il COVID, evidenziando quello che ha definito un malvagio "abuso della scienza".

Ha sottolineato che i "tumori turbo", un tipo "in precedenza mai visto dai dottori" che progrediscono molto rapidamente e sono in genere allo stadio quattro al momento della diagnosi, hanno iniziato a comparire dopo la distribuzione del vaccino. Questi "tumori turbo" stanno emergendo insieme all'eccesso di mortalità dovuto al cancro in generale, che Fukushima afferma non può essere spiegato solo dalle opportunità perse di screening o trattamento durante l'epidemia di COVID.

Come tragico esempio del pericolo mortale delle iniezioni anti-COVID, l'oncologo ha raccontato la storia di un uomo di 28 anni trovato morto dalla moglie quando lei ha cercato di svegliarlo al mattino, cinque giorni dopo aver ricevuto la seconda dose di Pfizer.

"Il medico che ha eseguito l'autopsia ha detto che quando ha cercato di rimuovere il cuore, era morbido e si era disintegrato", ha detto Fukushima. "E anche un solo caso come questo dimostra quanto possa essere pericoloso questo vaccino".

Ha sottolineato che questi gravi danni, compresa la morte, hanno colpito persone che, dopo la vaccinazione, godevano di buona salute.

"È una cosa seria. È essenzialmente un omicidio. Alla fine, voglio dire chiaramente che questa è la mia opinione", ha detto il dottore.

Ha lamentato il fatto che i media, compresi i giornali, in genere non abbiano riferito di questi danni e che, di fatto, coloro che mettono in dubbio la sicurezza dei vaccini anti-COVID, proprio come per i vaccini antinfluenzali, siano stati definiti "eretici" anti-scienza. Ha descritto l'atteggiamento di coloro che hanno messo a tacere le voci dei critici del "vaccino" anti-COVID, tuttavia, come tutt'altro che scientifico e "più simile alla fede, all'isteria o persino al comportamento di una setta".

"Sono profondamente preoccupato non solo per la grave crisi che sta colpendo la medicina, ma anche la scienza e la democrazia", ​​ha affermato Fukushima.

Ha sottolineato il fatto che i paesi che hanno spinto più aggressivamente il vaccino COVID, come Israele, hanno registrato i tassi più alti di mortalità e infezione, come dimostrato da studi che confrontano i paesi del Medio Oriente, tra cui Giordania, Siria ed Egitto. Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha stipulato un accordo speciale con Pfizer per utilizzare gli israeliani come topi da laboratorio in un programma nazionale di iniezione con il "vaccino" Pfizer Covid.

"Israele è stato il primo paese a vaccinare in modo precoce e diffuso, ma ha anche avuto i tassi di mortalità e infezione più alti. Le aree vaccinate in modo meno aggressivo hanno visto meno danni", ha affermato Fukushima, notando che "Israele è stato veloce a interrompere il vaccino".

C’erano inoltre problemi con la tecnologia stessa utilizzata per somministrare l’mRNA – le nanoparticelle lipidiche – che, secondo il medico, provocano “effetti indesiderati” su vari organi, tra cui ovaie, cervello, fegato e midollo osseo.

Quel che è peggio è che le proteine ​​spike prodotte dall’mRNA sono state rilevate nel corpo umano più di un anno dopo la somministrazione del vaccino anti-COVID, ha osservato l’oncologo, indicando “un problema grave”.

Il medico ha attaccato l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) per aver "frettolosamente" promosso la vaccinazione anti-COVID senza un'adeguata indagine e, inoltre, per aver cercato di imporre un approccio unico per tutti in paesi con "circostanze mediche, abitudini e sistemi" molto diversi, definendolo "un po' assurdo".

Ha sostenuto che è “fondamentale” che l’OMS si assuma la responsabilità dei danni causati dai vaccini anti-COVID, che ha definito “un abuso, un uso improprio della scienza e una pratica scientifica malvagia, per essere onesti”.

Fukushima ha sottolineato che l'OMS è "consapevole" dei danni causati dai cosiddetti vaccini perché sta compensando tali danni in alcuni paesi, e tuttavia non sta affrontando adeguatamente il problema della morte e delle lesioni causate dal vaccino COVID attraverso un'indagine e un rapporto.

"Immaginate di trovare il vostro coniuge morto al mattino. Non è uno scherzo. Un vaccino che causa tali conseguenze, anche una sola morte, è inaccettabile", ha affermato Fukushima, aggiungendo che solo in Giappone il governo ha documentato 2.134 decessi segnalati a causa del vaccino COVID, il che è probabilmente una stima bassa.

"Ci sono decine di migliaia di persone che devono consultare un medico per problemi legati ai vaccini", ha continuato, affermando che una grossa fetta di loro, il 30 percento, "soffre di ME (encefalomielite mialgica) o sindrome da stanchezza cronica".

Questo è solo l'inizio, secondo Fukushima, perché i tassi di tutti i tipi di malattie sono aumentati da quando è stato distribuito il vaccino COVID, tra cui "malattie autoimmuni, malattie neurodegenerative, cancro e infezioni".

"È come se avessimo aperto il vaso di Pandora... Dobbiamo prendere sul serio questi danni e affrontarli con serietà. Ogni tentativo di liquidare questi danni come se non fossero mai accaduti è francamente opera del male. Questo è un esempio per eccellenza della pratica malvagia della scienza", ha detto Fukushima.

Ha invitato le istituzioni scientifiche e mediche, guidate dall’OMS, ad affrontare direttamente questi risultati attraverso sforzi di ricerca al fine di “far luce sulla scienza” dei vaccini.

"Non dovremmo mai più usare questi vaccini", ha detto. "È una vergogna per l'umanità. È una vergogna che abbiamo fatto questo".

Cittadini americani: chiedono al Congresso di indagare sui crescenti tassi di mortalità in eccesso