Una cattiva postura, le mani sudate o parlare da soli potrebbero ora essere considerati fattori precursori di un crimine durante il tragitto casa-lavoro mattutino.
Immaginate questo: è l'ora di punta a New York. Un tizio con un berretto dei Mets borbotta tra sé e sé sulla banchina della linea F, camminando avanti e indietro in tondo. Lì vicino, una donna controlla il telefono cinque volte in dieci secondi. In alto, le telecamere osservano. Dietro le telecamere? Una macchina. E dietro quella macchina? Un esercito di burocrati convinti che le vibrazioni negative siano ormai una categoria di reato.
